Contratti di Locazione/ Comodato d'uso

Devi affittare un immobile o concederlo in comodato d’uso gratuito, ma non sai come gestire il contratto e le tasse?

Stipulare un contratto di locazione o comodato richiede attenzione per evitare problemi legali e fiscali.

Con il nostro servizio, ti assistiamo in ogni fase: dalla redazione del contratto alla registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, fino alla gestione di eventuali rinnovi, cessioni o risoluzioni anticipate.

Immagine per Contratti di locazione e comodato d'uso Sportello Fiscale

A chi è rivolto Contratti di Locazione/ Comodato

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Domande frequenti

Quali tipi di contratto di locazione esistono?

Esistono diverse tipologie di contratto, tra cui:

  • Contratto a canone libero (4+4 anni)
  • Contratto a canone concordato (3+2 anni)
  • Contratto transitorio (da 1 a 18 mesi)
  • Contratto per studenti universitari (da 6 a 36 mesi)
Qual è la differenza tra un contratto di locazione e un contratto di comodato d'uso?

Il contratto di locazione prevede che il proprietario conceda l’uso di un immobile in cambio di un canone di affitto. Il contratto di comodato, invece, è un accordo gratuito in cui il proprietario concede l’uso dell’immobile a un’altra persona per un periodo definito o indefinito.

Chi deve registrare il contratto di locazione o comodato?

La registrazione spetta al locatore (proprietario) nel caso di contratti di locazione, mentre per i contratti di comodato può essere registrato sia dal comodante (proprietario) che dal comodatario (chi riceve l’immobile in uso).

È obbligatoria la registrazione del contratto?

Sì, i contratti di locazione superiori a 30 giorni devono essere registrati all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla stipula. Anche i contratti di comodato d’uso gratuito devono essere registrati, specialmente se riguardano immobili concessi a parenti per beneficiare di agevolazioni fiscali.

Cos’è la cedolare secca e quando conviene applicarla?

La cedolare secca è un regime fiscale opzionale per i contratti di locazione ad uso abitativo che sostituisce l’IRPEF e le addizionali comunali e regionali con un’aliquota fissa del 21% o del 10% (per canoni concordati). Conviene in caso di redditi elevati o quando si vuole evitare di pagare l’imposta di registro e di bollo.

Si possono apportare modifiche a un contratto registrato?

Sì, eventuali modifiche (come proroghe, risoluzioni anticipate o variazioni del canone) devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate tramite appositi modelli entro i termini previsti per evitare sanzioni.

Cosa succede se non si registra un contratto di locazione?

In caso di mancata registrazione, il contratto può essere considerato nullo, con il rischio di sanzioni fiscali e l’obbligo di versare imposte arretrate con interessi e more.

Cosa succede se il contratto viene interrotto prima della scadenza?

In caso di risoluzione anticipata, è necessario comunicare la cessazione del contratto all’Agenzia delle Entrate e versare eventuali imposte dovute.

Per il contratto di comodato servono adempimenti fiscali?

Sì, se il comodato è tra parenti di primo grado (genitori-figli) e riguarda la prima casa, si può beneficiare di agevolazioni IMU, ma il contratto deve essere registrato. Inoltre, in alcuni casi può essere richiesto il pagamento dell’imposta di registro.

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